Disco_”Never, Never, Land” Unkle

Posted on ottobre 23, 2003 
Filed Under recinzioni

eccoli qua

Dunque dunque… Vi dico subito che qui siamo di fronte a un disco bellissimo, e che purtroppo è probabile venga saccheggiato dalla pubblicità. Quindi voi fatevi servire in anticipo.
Ma… Come definire ‘sta roba? James Lavelle e Robert File ( gli “Zio” per l’appunto ) sono due produttori, e soprattutto prima che musicisti, due grandi manipolatori di suoni. Ma definirlo un disco di musica elettronica è assurdo. Basta dire che fra gli innumerevoli collaboratori c’è Josh Homme dei Queens of the Stone Age.
L’ultimo dello “Zio” ( invidio gli inglesi solo perchè a loro il nome Unkle suona proprio così ) è un disco di atmosfere rarefatte, di sporadici ma intensi episodi dance, di ballate solari e soprattutto tanta, tanta ipnosi. Vengono subito in mente i Massive Attack ( 3D canta in “Invasion”).
Il family feeling è ricollegabile a una canzone come “The Test” dei Chemical Bros, più a una cosa che dico alla fine.
E’ veramente difficile stabilire una canzone più bella delle altre: dalla notturna “What are You to Me?” che parte alla Under the Milky Way dei Church e progredisce alla Cornelius, a ” Eye for an Eye” con quei chitarroni acustici ( una costante di tutto il disco ) e quell’ orchestra ( courtesy of Gavin Wright ),
da ” I need something stronger ” dove Brian Eno ( avete capito bien ) si fa
carico di 5 min. quasi ambient che dici “ora parte, ora parte” e invece tutto resta teso ma calmo, alla aggressiva “Panic Attack” o alla sontuosa ” Reign”.
Mentre scrivo lo sto ascoltando in cuffia, e mi rendo conto che non c’è un solo pezzo deludente. Indi per cui frugatevi e andate a comprarlo.
Non fosse altro che è sicuramente il disco più a la page del momento.
I suoni sono modernissimi. Chitarre suonate sulla spiaggia, bassoni, sinth amosferici ed elettrodrumming che esaltano chi ha un impianto stereo pro, le dù casse da un paro de milioni.
Se volete far colpo sulla fichetta fresca, con questo disco il risultato è già in cassaforte. Se poi casualmente siete belli o avete con voi anche una boccia di cloroformio ci sta anche di trombare.
Certo, cazzaccio, che pezzo, “Safe in Mind”!!! ( “Qualcuno ha trovato il modo di irrompere nella mia mente” canta Josh Homme ), cupo e psico a bestia!
Sentite quando dopo circa 3 min. ripartono le chitarre e i sinths … Pejote di primissima categoria! UaaaahHHHHHHHHHH!!!!!!!
Ah! Giusto! La cosa che dovevo dire alla fine: Ascoltate ” Glow ” e soprattutto ” Inside ” e ditemi se questo disco non è la versione 2003 dei Pink Floyd…!!!
Unico rammarico: Un disco così doveva uscire a Maggio, e allora sai la goduria di sentire certi pezzi di notte?
In autunno i passaggi in minore di cui è pervaso Never, Never, Land rischiano di far strage di playboy malinconici più dell’influenza. Mhhh… Le infinite ultime occasioni che ognuno di noi ha perso…

Oleg Foppa Pedretti

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