Spiagge isolate_Marosa
Posted on settembre 16, 2003
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Se si ha la voglia di sfidare la morte ( pressochè certa ), pur di fare il bagno in un luogo preservato dal bordello turistico domenicale si potrebbe andare dalle parti di Montemarcello ( Sp ).
Piano coi vaffan…o. So che quasi tutti conoscono Punta Bianca, o Punta
Corvo. So benissimo anche che è diventato impossibile stendere un asciugamano a Fiascherino. A meno di non essere avec topa. Perchè a quel punto se uno si fruga, e la porta all’ “Eco del Mare”, la coppa “Briatore”
è garantita. Ma chi li ha mai visti 50 euro tutti insieme? Quindi lasciamo
le smargiassate agli sfigati. Perchè noi andremo a fare il bagno a Marosa. Lì in mezzo all’acqua color Cobalto potremo alzare gli occhi e vedere il mazzo assurdo che ci siamo fatti per discendere il costone di roccia che separa il piano stradale dalla spiaggia. E se la discesa è un inferno, la risalita corrisponde alla certezza della chiamata dell’elisoccorso per evitare il paradiso.
Indi per cui, scarpe da trekking, un jins e una majetta. Poichè ci sono da sfidare rovi, strapiombi, e un percorso nella quasi totalità esposto al sole. Se qualcuno è così basato per il mare e incuriosito da fare la sciocchezza di volerci andare, questo è il modo: Dalla Versilia si prende la litoranea in direzione Lerici. A Bocca di Magra si svolta per Montemarcello. Si oltrepassa questo gioiello di paese e si ridiscende verso Tellaro. Fatti un paio di km sulla sinistra c’è un segno bianco rosso con l’indicazione di un sentiero. A volte c’è un cartello che indica il mare. Spesso i frequentatori
lo tolgono.
Non c’è modo di rimanere delusi. L’acqua, il panorama e la quiete sono vertiginosi.
Tenete a mente che la discesa ( più pericolosa ), richiede un 45 min. e un paio di legamenti collaterali. La salita ( più faticosa ) un oretta. E sebbene sull’arenile sia vietato lo stazionamento per pericolo caduta sassi ( e pericolo caduta donne con tacchi ), la guardia costiera che spesso si trova da quelle parti per fare sloggiare le barche non vi romperà i coglioni.
Tutt’al più scuoterà la testa, e vi batterà la stecca indicandovi il culo che vi aspetta per tornare alla macchina.
Reinold Messner
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