happy thirday
il padre si Stefano sul senatùr: “ora vogliono farlo senatore a vita…ma non bastava dargli una pensione di invalidità ?”
possibile scenario per domani sera, verso le undici: caroselli di patrioti festanti per l’accesso della nazionale ai quarti di finale della Coppa del Fondo.
per andare in Sardegna ho preso un traghetto superveloce: sei ore invece di nove per una vacanza di 180 minuti in più.
non ho il dolby
ai primi di dicembre, in aereo, molto raffreddato, durante il volo sento le orecchie intasarsi. Letteralmente. Mi si ovattano i suoni e avverto un fastidio fisico nella testa. Scendo pensando che se ne andrà , cosa che fa, ma solo in parte. Disagio passeggero, mi dico. Tutt’altro.
Di allora mi rimane un leggero fischio, continuo, che mi accompagna e che sento solo io. Non sapete cosa vi perdete.
Per capirsi, è la sensazione che si prova all’uscita da un concerto: vai a letto che ti fischiano le orecchie, fiiiiiiiiiiiiiiiiii, e la mattina il ronzio è bell’e che sfumato. Qui, quella sensazione spiacevole si spalma su ogni istante.
Si chiama acufeni, questo stronzo, oppure tinnitus in latino, che è già meglio e ho imparato a conviverci cercando di non dargli soddisfazione in special modo quando vado a dormire e lui, in mezzo a quell’agognato silenzio, può urlare in mezzo ai miei pensieri.
Scientificamente, quello che succede, anche in casi di lieve acufene persistente, è l’attivazione di una risposta condizionata da questo suono (evocato come descritto dall’attività elettrica di base delle cellule nervose del sistema uditivo) da parte del nostro cervello: il problema sta sempre lì.
A precisa domanda l’otorino mi ha risposto che me lo tengo oppure, se ho fortuna, sarà lui a decidere di andarsene, un po’ come la diarrea e Calderoli.
pause > play
un periodo intenso mi ha impedito di mettere mano al blog, ma la cosa peggiore è che spesso mi ha impedito di pensare, con le immaginabili conseguenze in molti campi: doverose scuse a chi ne ha subito le conseguenze, fra cui me.
patri(di)oti
esco di casa di buon’ora, stamani e, mentre vado a prendere la macchina, vedo tutta una serie di bandiere italiane appese fuori dai balconi e mi torna in mente quello che mi ha detto ieri stefano: “meglio negri che ladri”.
piacere alla rovescia
per aiutare gli agenti statunitensi a svolgere sempre meglio il proprio lavoro il National Institute for Justice (NIJ) ha studiato una splendida diavoleria, una sorta di “fucile†in grado di sparare un fascio di microonde a 95Ghz. Quest’affare, lo chiamano “Phaser”, è in grado di riscaldare la pelle di una persona che si trova a 600 metri di distanza e causarle dolori talmente forti da renderlo immediatamente inoffensivo: provate ad immaginarlo. Un’arma così, però, viene considerata dai ricercatori “innocuaâ€. Datemene una che faccio del beta-testing io, ma come sa chiunque abbia un fornetto a microonde, bisognerà avvertire i facinorosi di togliersi dalle tasche ogni oggetto metallico sennò si faranno davvero male.
Le chiamano “armi non letali” e siccome con le parole non si scherza qui mi sento preso per il culo, perché mi immagino che un affare così possa abbrustolirti, o, se sei appena un po’ debole di cuore, col dolore che genera possa farti saltare le coronarie. Non letale un paio di palle… “Arma non letale” è come dire “cazzotto di benvenuto”, “decapitazione temporanea” o “fagiolo digestivo”.
Vien da pensare però che come arma antisommossa funzionerebbe meglio al contrario, come suggeriva Lorenzo: un cannone che spari microonde che, invece che creare dolore, provochino immediato, fortissimo piacere: una manifestazione di naziskin si trasformerebbe in un’orgione collettivo con ricadute sociali di facile prevedibilità . Potrebbe esistere la versione di precisione con binocolo per cecchini del piacere.
Ti metti a distanza durante un comizio di Borghezio e, pumm, dopo la prima invettiva contro i terroni l’omone comincia a gemere di piacere e a urlare che è l’amore che fa girare il mondo mentre tenta di sodomizzare Calderoli. Un altro colpo e ce la fa.
[siccome l’argomento ha un grottesco fascino tipo petoforo in rete ho trovato un categorizzazione di qeste armi, fra cui spiccano queste, peraltro già in passato utilizzate da Will Coyote:
Agenti polimerici (supercolle)
Si tratta di super adesivi volti ad impedire la capacità di movimento ad uomini e mezzi.
Possono essere utilizzati contro armi, veicoli, impianti, contro le persone possono servire ad impedire i movimenti e hanno quindi possibilità di impiego molto ampie.
Antiaderenti
Si tratta di superlubrifcanti. Servono a ridurre notevolmente l’attrito di qualsiasi superficie rendendo impossibile il transito. Potrebbero essere sparsi o spruzzati su binari, rampe, strade, corridoi o piste di volo in modo da rendere difficoltoso il passaggio di veicoli o persone.
Infrangimento del metallo a liquido (Lme)
Gli agenti Lme cambiano la struttura molecolare di metalli e leghe indebolendoli gravemente. Servono a rendere inaffidabile il materiale nemico.
Infrasuoni
Si tratta di suoni potenti a frequenza ultrabassa che, se diretti contro una persona ne causano disorientamento, nausea, vomito e spasmi intestinali.
Si possono utilizzare contro folle, singoli individui protetti all’interno di edifici, infine possono negare l’accesso ad aree protette.
Schiume (già vista negli “Incredibili”)
Si tratta di liquidi che si espandono rapidamente a contatto con l’aria riempiendo lo spazio circostante. Esistono tre tipi di schiume: rigide, appiccicose, acquose.
Le schiume rigide si induriscono molto rapidamente impedendo i movimenti, le schiume appiccicose sono molto dense e rendono i movimenti e l’uso degli arti molto difficili, quelle acquose possono essere impiegate per riempire rapidamente un locale.
[se comunque volete sapere qualcosina di più sulle “armi non-letali” e su come queste possano servire anche e sopratutto per “guerre interne, cliccate qua]
da vedere_flash che parla di sé
quando dietro c’è un’idea (e competenza tecnica) quel matto di flash da fumo diventa arrosto, insomma uno strumento potentissimo, agile e leggero, come ogni fuoriclasse.