“The Baghdad morgue has reported that at least 1,535 Iraqi civilians died violently in the capital in August”

NY Times, ieri

porgi l’altra guancia, ma prima spara

sarà l’estate che finisce con un grigio acquazzone…

Un gruppo selezionato di comparse dall’estremo Oriente estremista grida di fronte a tutte le telecamere e i microfoni “distruggeremo la croce” per vendicare una qualche presunta offesa perpetrata alla loro religione dal pastore tedesco, che, almeno in quest’occasione, non mi pare aver detto nulla di men che tollerabile.
Ancora una volta il passaparola fa arrivare alle orecchie di chi non vuol sentire solo quello che vuole sentire e ancora una volta la morte e la distruzione anziche pace e tolleranza si affacciano fra le parole di questo assurdo battibecco fra religioni che sembrano volersi allineare sempre più ai modi terreni che alle regole di qualsivoglia delle loro singole divinità così che un Bush vale un Ratzinger, un Ahmadinejad un qualsiasi ayatollah.

la domenica sportiva

è cominciato il campionato di calcio, per pietà togliete le bandiere tricolori una volta per tutte, o almeno mettetele a mezz’asta.
Vi è rimasta la passione? Sfogatela altrove, guardare questo calcio è come osservare il proprio scippo e tenere per il cattivo. Moratti, Della Valle, Agnellini e Berluschini sono tutti dalla stessa parte della barricata, si fanno i dispetti, ma nel culo, come in tutti i rapporti, lo piglia sempre chi ama.
Briatore che fa la vittima riesce a farmi stare simpatico Schumacher.

L’Inter con lo scudetto mi ricorda di quando ero piccolo e stavo in porta con il completino di Zoff: facevo cacare, ma mi sentivo importante.

senza prezzo

guarda assolutamente questo spot

pensieri ristrutturanti

allo specchio stamani mi sembrava di essere Mario Andretti col casco, una testa sferica da paggio, un Enzo Paolo Turchi castano, che schifo, allora vinco la mia ritrosia per i coiffeur e vado, c’è un sacco di gente di sabato mattina, è importante avere una bella testa nel finesettimana, e io mi metto in coda e aspetto leggendo Max, GQ e Men’s Health, così quando il mitico Fabio mi comincia a bagnare l’elmo sono in piena tempesta ormonale, ma quelle letture non traggano in inganno, le mettono lì per non spaventare i clienti che tengono più alla forma del capello che del sottostante organo, così cominciamo a parlare e lui mi dice che come ogni anno vuole andare in vacanza in Thailandia su quest’isola tipo Ibiza dove ha anche trovato da acquistare insieme ad un amico un ristorante per quindicimila euro, Che sono quindicimila euro dico io, una macchina, fai bene a buttarceli e lui mi dice che è vero e che comunque il suo scopo ultimo è quello di riappropiarsi del suo tempo, ha trentunanni e lavora come un matto da quindici per cui siccome il socio è d’accordo non vuole soldi ma tempo, Quindi, gli dico, Quindi mi piacerebbe comprare quel ristorante e passare quattro mesi là e otto a lavorare qua, sai che laggiù su quest’isola stai in un bungalow sul mare bellissimo per tre euro al giorno, ti costa tutto niente, Fai bene, dico e lui, Anche perché lo vedi che ritmi che “dobbiamo” tenere da noi, ti dicono “il tempo è denaro”, non è vero, non è vero, il tempo non è il denaro, è molto più prezioso, io ho la fortuna che il mio socio me lo venda ad un prezzo, ma il denaro lo faccio tagliando i capelli, il tempo non lo accumuli in cambio di niente, e nel mentre mi sforbicia una testa che assume via via una forma accettabile, almeno ai miei occhi e io penso che il mio, di tempi, stamani li valeva tutti quei tredici euro.

se uno legge Saramago poi comincia a pensare che i pensieri debbano avere meno interruzioni possibili, se poi a uno piace come scrive Fabrizio Venerandi allora magari fa un tentativo, giusto uno, di raccontare una piccola cosa in quel modo.
Da domani torno al punto, alla virgola e, checcazzo, al puntevvirgola.

← Previous Page