dopo gli autobus, corriere

zoismi_lo spazio attorno a noi

tavola apparecchiata: jane a capotavola, alla sua sinistra zoe, a destra io.

zoe: “daddy, io sono accanto a mummy!”

io: “anch’io sono accanto a mummy!”

zoe: “no. Te sei accanto all’insalata”

fermate di autobus russe

di per sè quando penso a quel poco di arredo urbano che esiste qua da noi mi vengono in mente portabiciclette mostruosi, dissuasori di parcheggio monolitici e lampade stradali in stile. Una tristezza da vedere e da usare.

Le pensiline degli autobus, quelle, le ho frequentate a lungo ai tempi della scuola: fra Viareggio e Firenze ho cercato (spesso invano) riparo sotto questi prefabbricati brutti e decrepiti regolarmente vandalizzati, per questo quando ho trovato questa raccolta di fermate di autobus raccolte in Unione Sovietica mi si è spalancato il cuore: un design sempre diverso, vernacolare, spesso apparentemente istintivo, altre volte elaborato, sempre spettacolare (e quasi sempre funzionale).
Che bello un posto dove l’amministrazione bandisce un concorso pubblico per la progettazione di questi pezzi di vita. Davanti allo studio, nel frattempo, stanno “costruendo” un parcheggio senza un albero, pensato da un idiota, fatto di asfalto, autobloccanti e insensatezza.

iersera ho visto la rivoluzione

stefano: hai visto iPhone??
stefano: vaccaboia
stefano: bello
mich: c’ho passato a’ nuttata
mich: cazzzzzzzzzo
stefano: allora io nn ho iPod
mich: in culo ai tasti bellisssssssimo
stefano: ma questo lo voglio
mich: questo SERVE, nel senso PROPRIO di servire per quello che deve fare, e bene
stefano: nfatti
stefano: una di quelle cose che ti cambiano la vita
stefano: robadamatti
stefano: ora mi registro 8 domini .mob
stefano: e comincio a rifare i portali
mich: bravo l’imprenditùr padano
10:00 stefano: stefano: mah
stefano: solo per dire che
stefano: per la prima volta mi è parso di vedere un oggetto che può funzionare come mobile device
stefano: anche se non mi pare esattamente piccolissimo
mich: l’unico limite è l’uomo
stefano: mi pare che sulle pagg di presentazione sia riprodotto in scala 1:1
mich: lo è
mich: guardando la mano
stefano: ti pare o è scritto
stefano: sì lo stesso
mich: pare pare stefano: e se metto il mio sopra o il tuo
stefano: l’iPhone risulta un po’ grandino stefano: problemi di schermo
stefano: più piccino sarà difficile stefano: vedremo cmq mich: certo che sarà dura aspettare così a lungo…
stefano: hai capito apple ha fatto tipo il 3% +
stefano: quando quest’omo ha smesso di chiacchierare 10:05
stefano: Salutiamo in silenzio Nokia, Motorola, Ericsson e tutti gli allegri ammassi di ferraglia che hanno sformato i nostri abiti per tanti anni. (……) E ora scusatemi, vado a masturbarmi.
stefano: il commento + divertente
mich: siamo all’inizio dell’ennesima rivoluzione
stefano: hai visto che hanno anche cambiato nome??
mich: ti immagini microsoft
stefano: mammamia
stefano: ah scusa aapl ha fatto l’8% ieri
stefano: non il 3 stefano: … mich: ier sera era il 7
stefano: ma lo sai che jobs è di origine levantina?? stefano: lo si vede bene dal profilo stefano: credo babbo egiziano
mich: sì, ho letto qualcosa, oltretutto adottato…
stefano: nfatti
stefano: altri cervelli nel mediterraneo
stefano: certo se poi li trapianti in california…
stefano: funzionano anche meglio
10:10 stefano: cmq
stefano: faranno come al solito
stefano: avranno una montagna di richieste che non saranno in grado di soddisfare
stefano: the center of your digital life
stefano: è curioso come si possa leggere la storia degli apparati digitali come un continuo passaggio tra convergenza e differenziazione
stefano: credo ora siamo in fase di differenziazione
stefano: prendi lo spot che passano in tv per la stampante di etichette
stefano: ovvero
stefano: è meglio avere una cosa che fa tutto
stefano: oppure molte cose monofunzione? stefano: dove è il center della digitali life??
stefano: a casa o in tasca??
stefano: (vedi iTV) mich: con te, forse
stefano: mh
stefano: e le memorie??
mich: io ierlaltro ero a verona
stefano: se ti porti dietro tutti i tuoi file, film, musiche
mich: mi hanno dato un cavo e io ho lavorato per ore in mezzo alla tipografia
stefano: è come se giri con il guardaroba stefano: vero
stefano: siamo d’accordo stefano: allora il centro è dove sta la tua memoria fissa
stefano: l’idea .mac
stefano: è che ancora è presto per pagarla
stefano: e non funziona bene
mich: vero
stefano: oppure tra 5 anni con le memorie allo stato solido
stefano: piccole come un unghia stefano: veramente il centro della tua vita digitale sarai tu stesso
stefano: o io
stefano: con uno storage sottocutaneo da 100 tera
mich: esatto, con te, nel senso dentro di te
stefano: alimentato dalla carica elettrica statica del tuo corpo stefano: colegato wireless con altri individui
stefano: mah

hot winter nights

le ombre di Catania su palazzo Biscari in una tiepida notte del nuovo modello di inverni mediterranei che tanto successo sta riscuotendo in tutto il globo.

zoismi

-“daddy, ti voglio bene”-
-“anch’io, zoe”-
-“ma io di più”-
-“no, io di più”-
-“io fino al cielo”-
-“io fino al sole”-
-“io fino al bar”

ancora sulle bombe di colore

in aggiunta al post sullo spot per Sony Bravia (quel Pollock gigante e tridimensionale), c’è questo dietro le quinte che rende bene la dimensione colossale di questa produzione.

← Previous Page