sacrifici per il bene comune e altri pensierini

data l’eccezionalità dell’emergenza idrica ho lavato la macchina, così è piovuto.

È stato spedito un plico a Bertinotti con un rosario e una sua foto con disegnata un’aureola.
Il presidente della Camera ha commentato: “un gesto intimidatorio che si commenta da sé”

da samuele_carta d’identità

Samuele Bianchi mi ha chiesto di contribuire a questo progetto fotografico che ha appena messo in cantiere.
Fatelo anche voi. Se volete potete lasciare anche le foto a me che gliele consegno assieme a quelle della famiglia Bradford.

Di seguito la descrizione che ne fa.

Progetto FIAF Immagini del gusto
-Il progetto si propone di raccontare fotograficamente ogni aspetto attinente l alimentazione in Italia
ed il rapporto che ogni essere umano ha con il cibo-
-Vorrei aderire a questa iniziativa facendo fare alle persone che conosco delle “fototessera” alle
macchinette automatiche che a volte troviamo proprio fuori dai supermercati.
L’intento è quello di legare e fondere la nostra identità all’identità del cibo o a dei prodotti ben precisi.
Le persone che aderiranno dovranno scegliere cosa portare con sè per la foto, potranno tenere vicino
al viso una confezione (es. mia foto) o mangiare del cibo durante lo scatto.
L’importante è “l’atto che si compie nel fare la fototessera”, gesto che ognuno di noi lega inevitabilmente
all’uso del documento di identità, di certificazione.
L’atteggiamento durante la foto dovrà essere composto.
N.B. La tua immagine sarà utilizzata per pubblicazioni e mostre. Segue liberatoria da compilare e spedire con le foto
-Potete chiedere a persone di vostra conoscenza di aderire.
-Vanno bene tutti i formati delle varie fototessere.
-Le foto dovrebbero pervenire prima possibile (entro fine luglio)

scaricate il modulo qua

da ofp_recinzioni_Nine Inch Nails “Year Zero”

Lo abbiamo prelevato mentre caricava la lavastoviglie.
Abbiamo abbattuto la porta con un colpo di ariete. Che contravvenendo alla sua fisicità blindata è venuta giù come una scenografia di cartapesta. La cosa che più mi ricordo di quegli istanti concitati è proprio il rumore della porta: quasi ovattato, talmente fragoroso era l’inferno scatenato dalla mia squadriglia speciale.

Il sospetto non ha avuto nemmeno il tempo di gridare. Gli è cascato un piatto dalle mani (questo danno e la porta saranno comunque risarciti dal Ministero della Moralità). Gli abbiamo messo un cappuccio in testa, legato le mani e i piedi. E portato via. Mentre scendevamo le scale ho notato che il tipo si stava pisciando addosso. Quindi lo abbiamo fatto salire su una camionetta.
Tutta l’operazione, dall’incursione alla messa in sicurezza del condominio è durata al massimo 3 minuti. Dopo mezz’ora eravamo sul velivolo, direzione mare.
L’imputato, seduto accanto a me, a un certo punto mi ha fatto un segno con la mano e mi ha allungato di nascosto una chiavetta usb. Non so perchè lo ha fatto. Tanto meno so perchè io l’abbia messa in tasca.
Qualche minuto dopo aver sorvolato Gorgona, il maggiore mi ha fatto un cenno, io ho aperto il portellone, ho preso l’incappucciato per un braccio e l’ho spinto nel vuoto.
Adesso sono in casa. Mi giro e rigiro la chiavetta fra le mani. Poi mi decido; accendo il computer e la inserisco nella porta usb.
È il nuovo cd dei Nine Inch Nails… Cazzo! No! Ecco il motivo della soppressione del tipo di oggi. Però aspetta… Dopo la caciarona intro di Hyperpower, c’è questa Beginnig of the End niente male. Ti prende subito. Mhh… Già il titolo è un programma: Survivalism, il terzo pezzo è molto pericoloso. Skippo alla quarta.. Oeh!? Bbuono… Molto buono il riff di chitarra di Good Soldier. Batteria quadrata. Quasi dance. Ritornello da vero paraculo. Finale con bellissimo giro di chitarra e xilofono ( questa me la copio per tenermela in macchina ). Urgh! La quinta… Vessel: cupissima e cibernetica. Eppure ha un testo romantico: Il corpo da riempire. In tutto il cd continua la sensazione che Trent Reznor abbia voglia di cantare con cadenza pop. Si sente in questi “c mon” in questi “heah”. Soprattutto in brani come Capital G, che avanza con ritmica shuffle o Meet your Master. Notevolissime Me, I’m Not, e le pagine più scure come My Violent Heart o Greater Good. Stranissima per i canoni compositivi dei NIN, una canzone come The Great Destroyer.
E poi il finale, grandioso, dalla strumentale Another Version of the Truth, passando per In this Twilight ( chiaramente il vertice del disco ), alla catastrofistica Zero Sum, con una scarna linea melodica che avrebbe voluto David Bowie….
Bello. Notevolmente più bello di With Teeth. Di cui prosegue la sensazione di musicalità più aspra e pop (per quanto Reznor riesca a essere digeribile dalla massa).
Ho deciso: mi copio tutto Year Zero.
Mentre ho quasi terminato l’operazione sento un grandissimo botto dalla sala.
Sono atterrito vedendo la squadra degli incursori del Ministero della Moralità irrompere in casa mia.
Dopo qualche minuto sono già in volo sul Tirreno.
Il maggiore mi da una pacca sulla spalla.
Si apre il portellone.

[]][[][per chi non l’avesse visto e volesse capire di più lo sfondo della recinzione]][][]]

parole e pargole

presa al volo stamani al mercato:

“ogni testa ha ‘r su’ scoglio”

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aria mi chiede:
“daddy, ma a Roma parlano italiano o romese?”

apocalypse, now

un inverno indolente che non ha fatto il suo dovere ha lasciato il passo ad una primavera equatoriale dove sboccia di tutto ed ho già le spalle bruciate da un sole che mi sa tanto ci farà soffrire parecchio nei prossimi mesi e mi ci vedo già a boccheggiare col mouse appiccicaticcio alle mani e che cavolo di idee vuoi che vengano fuori da un tormento del genre? poche, fritte e rifritte e allora accenderò un pochino l’aria condizionata, giusto un filino per avere un po’ di sollievo e così farà anche il resto del pianeta boccheggiante in modo che ognuno recuperi nel suo piccolo un po’ di forze per produrre, produrre, produrre, ma senza sudare per favore che dopo si puzza e si sa i rapporti sociali, e allora mi spruzzerò anche un filo di deodorante col gas serra sotto le ascelle mentre impugnerò il telecomando dell’aria condizionata per abbassarla ancora di un grado perché, là fuori, farà veramente caldo, con tutti quegli scarichi di arie condizionate accese per per non squagliare le idee, ma solo quel che resta del fuori, e magari mancherà anche l’acqua perché quell’inverno di cui sopra proprio non ha fatto niente, nemmeno una settimana di pioggia e i fiumi sono in secca e i laghi sono asciutti e i bacini non li hanno costruiti e poi se c’è un acquazzone estivo si porta via mezza Versilia e allora mi dico, prendo la bici, sto meglio e inquino meno, poi la prendo e pedalo in mezzo alle macchine e respiro piombo a pieni polmoni, ma mi dico che non inquino, magari mi inquino, ma IO, io no, non inquino, al massimo una scorreggina nello sforzo di salire sulla passerella sul canale che è ripida, ma mi piace quel rumorino di legno che fa sotto le ruote e vorrei che tutte le strade fossero fatte così, con quel ten-ten-ten-ten che ti massaggia il didietro e ti culla i pensieri che così non vanno troppo avanti verso mesi troppo torridi da immaginare.

l’indulto

una speciale commissione di 30 membri del Vaticano ha abolito ufficialmente il limbo, cioè il luogo nel quale secondo la tradizione cristiana i bimbi non battezzati vivono per l’eternità senza comunione con Dio, in quanto esso riflette una “visione eccessivamente restrittiva della salvezza”.
Non si sa ancora se la decisione abbia effetto retroattivo e se gli attuali abitanti verranno messi in mobilità.

hic et nunc

tutti abbiamo un orologio e quindi il controllo del tempo a portata di polso, ma sullo spazio siamo sempre stati carenti, quasi nessuno va in giro con una bussola o una mappa.
Con l’avvento dei gps il cerchio si chiude: sappiamo sempre con precisione le nostre coordinate spazio-temporali nel mondo, ma brancoliamo sempre più chiedendoci che ci stiamo a fare.
(Ho mangiato peso ed ho l’orologio a riparare)

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