nomadismi

la poppa di un camper ormeggiato sulla strada e la prua di uno yacht parcheggiato nel cortile del cantiere qua vicino.

refusi_se il buongiorno si vede dal mattino

stamattina mi è arrivata questa mail che annuncia l’arrivo di Leopard, stasera.
Il sistema operativo sarà rivoluzionario, la comunicazione ha un refuso da urlo.
Immagino che quella testa sopra le dita che hanno digitato “Disponile” stia già rotolando.

La incornicio e la userò come precedente per una difesa d’ufficio in caso di errori su un esecutivo.

zoismi & co.

in macchina incrociamo una smart e Aria dice: “daddy, c’è quella macchina senza il davanti

mattina presto, un po’ tutta la famiglia in desabillé, vedo Zoe che gira per casa col sopra del pigiama ma senza il sotto: “dove vai culetto brufoloso?”
e lei “dove mi pare, culone mutandoso

recinzioni_il Briganti, Firenze

quando esci con giulia e max spesso ti ritrovi a fare scouting per location, che in un italiano più masticabile vorrebbe dire che ti portano sempre in posti sorprendenti in cui come minimo gireresti un film o ambienteresti delle foto, altro che mangiare. Alla fine poi scopri che quei posti lì ti riempivano gli occhi e soddisfacevano anche il palato.
Avevo una fame bestiale, l’altra sera a Firenze, e mi sono ritrovato nei primi anni ’70. C’era tutto, il colore generale giallo nicotina pallido, il soffitto a due e quaranta, i neon, il pavimento che non so come si chiama, ma è quello con le pietre sezionate e affogate nel cemento, i tavoli e le sedie impagliati da tinello, gli infissi in anodizzato nella tonalità oro anodizzato, l’acustica rimbombante, la vetrina dei dolci, le fotocopie sbiadite incorniciate, i baffi e i gilet di lana.

Consulto il menu stampato ad un colore e che, nelle bevande, fa una distinzione fra “vini” e “vini speciali” e leggo tra le proposte spaghetti al pomodoro, aglio olio e peperoncino, stracciatella, uovo al tegamino, pollo fritto. Mi consigliano gli spaghetti al pomodoro, la loro specialità.
I più buoni che abbia mai assaggiato, conditi con una salsa, tutta a crudo tipo quella della bruschetta: pomodori sbucciati e tagliati a pezzetti lasciati marinare in un trito di aglio e basilico, poi saltato un paio di minuti in padella con abbondante parmigiano e peperoncino. Servito fumante, ho già indossato il tovagliolo calzato a collo alto in modalità salvaschizzo con nodo posteriore, forchetta già impugnata a martello, papille gustative a regime, stomaco urlante, salivazione a torrente.

Prontivia, in qualche boccata dalla frenesia iniziale i sapori si mescolano in bocca in un trionfo di semplicità che attimo dopo attimo mi regala l’estasi, sìssì proprio quella. Non ho mai mangiato una pastasciutta al pomodoro così buona, la migliore pastasciutta al pomodoro che abbia mai mangiato, a malincuore migliore della pomarola di due generazioni di mamme e nonne by casaboldi.
Il seguito è solo un postcoitum da cui riemergo grazie ad un vassoio di verdure fritte croccantissime su cui svettavano i fiori di zucca e le patate tagliate a mano, una forma estinta nei nostri piatti soppiantata da parallelepipedi giallini di una regolarità nauseante.
Da bere vino rosso e acqua minerale, ma insieme, altro sapore d’epoca.

Caffè, conto, usciamo da questa macchina del tempo con i sensi satolli, monto in macchina e torno a casa nella notte con delle istantanee di “Amici miei” e canticchiando “Whole lotta love”.

Consulenti, figli di papà e censure

L’altro giorno ho letto su repubblica.it un bell’articolo di Sebastiano Messina sui 1253 consulenti del governo. Esauriente come un servizio di “report” ci trovavi pixel nero su schermo bianco numeri e spese da capogiro per incarichi surreali.

Quell’articolo è stato rimosso dal server di repubblica, immagino perché, ma per fortuna l’ho ritrovata nella memoria cache che google crea di tutto quello che passa per la rete, qua. Resta comunque vergognoso il comportamento censorio filogovernativo del quotidiano che ormai compro solo per leggere Gianni Mura, Paolo Rumiz, quando c’è e l’inserto D del sabato.

P.S. A soccorrere il navigatore appare improvvisamente anche un link del sito della Camera stessa. Splendido.

report_domenica 14 ottobre

guardo sempre meno tivù, perlopiù Simpson e Cartoon Network, l’unica concessione che mi viene fatta, per un tacito accordo che dura da anni è “report”. Guardarlo, la domenica sera dopo il buonismo faziano è un po’ come cominciare un pasto con una fettona di torta meringata alla panna e poi mangiarsi una bella aglio, olio e peperoncino, ma me lo fanno vedere e non mi lamento.  Domenica, sicuro, ricomincerò ad incazzarmi, tanto poi digerisco anche i sassi.

Gentili telespettatori,
Vi comunichiamo che Report riparte domenica 14 ottobre alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola  “Il banco vince sempre”  di Stefania Rimini.

Segue sinossi:
Gli Enti pubblici hanno sempre bisogno di soldi e li trovano facendo mutui e obbligazioni. Poi si fanno sistemare i debiti dalle banche che si inventano operazioni di finanza strutturata.  E così si spostano i debiti in là nel tempo e il pacco se lo ritroveranno le giunte future. Questi scherzetti poi costano cari: le banche hanno un debole per le Regioni, le Province e i Comuni, perché di solito non capiscono i rischi che corrono e non si accorgono dei costi impliciti nelle operazioni
“swap”. Gli “swap” fanno parte della famiglia dei derivati  (la stessa dei derivati emessa sui mutui  subprime che hanno messo in crisi le borse di mezzo mondo) e si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne.
Sono  strumenti complessi e rischiosi, dove chi ne sa di più lucra profitti abnormi, e chi ne sa di meno perde tutto. Pare che in Italia non si possa vivere senza i derivati perché non hanno lasciato fuori nessuno.

Com’è andata a finire?
L?aggiornamento di questa prima puntata si intitola “Cara Politica” di Bernardo Iovene.
Nel 2003 lo stipendio dei parlamentari era di 14.200 euro, a fine anno 2004 aumentò di 800 euro. Oggi dopo i tagli del governo Berlusconi e il blocco di Bertinotti è di 14.500 netti più i benefit.
Nella finanziaria del 2008 ci sarà una stretta sulle consulenze.

La goodnews di questa settimana si intitola “Pedala!” di Giuliano Marrucci.
Mentre in Italia si discute se imporre l’uso del casco ai bambini che vanno in bici, in Olanda cercano di programmare la rete dei trasporti in modo ecologico e sicuro.
Esiste in Olanda la capitale della bicicletta, Groningen, il 50% degli spostamenti urbani vengono fatti in bicicletta.

Vi informiamo inoltre che sono previste le repliche di questa puntata su Raisat Extra canale 120 piattaforma Sky nei seguenti giorni:

Lunedì 15 ottobre alle ore 10.00 e alle 21.00
Giovedì 18 ottobre alle 4.00
Sabato 20 ottobre alle 1.15

un raptus di archiviazione domenicale che parte da un desiderio di riordinare lo spazio, ma arriva a scompaginarmi la mente.
In ogni caso il risultato di una passeggiata di occhiate per la casa è questo.

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