da ofp_Inespugnabilità delle Cose_Hagakure personale
Posted on novembre 6, 2007
Filed Under vitavissuta
Ognuno di noi si trova a lottare contro i demoni creati dal processo di pressofusione con cui ci giungono le merci.
I manufatti che bramiamo sono oramai costantemente rinchiusi all’interno di una teca infrangibile.
Ogni oggetto comprato, ogni articolo, giace inerme nella sua prigione di cristallo.
Il maestro Saijunase spaccò tre katana nel tentativo di aprire l’involucro del giocattolo acquistato al mercato di Sapporo per il suo nipote prediletto. Il signor Sukato si è procurato il taglio della prima e seconda falange del dito indice e e pollice della mano sinistra, cercando di dischiudere la confezione di sakè espresso.
Per non parlare della membrana inattaccabile che riveste i cd ( e poi si meravigliano della pirateria malese… ).
E’ una metafora interessante questa deriva del consumismo, che da una parte ti ghermisce con tentacoli ammalianti e ti porta a dischiudere il portafoglio.
Dall’altra ti mette in possesso di un oggetto refrattario a qualsiasi utilizzo.
Una forma di packaging che colloca l’oggetto desiderato quasi in un universo parallelo.
Una sorta di tantra applicato al desiderio di qualcosa che già ci appartiene.
(a tutt’oggi il mouse che vedete in foto è inoperoso. dormiente nella sua bara luccicante e tagliente)
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One Response to “da ofp_Inespugnabilità delle Cose_Hagakure personale”
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quel tipo di packaging blindato si chiama “blister”
“Blister (vesicle, a small blister) is a fluid-filled area of skin. Blisters and vesicles may be seen in contact eczema, hand eczema, and fungal infections. They can also be seen in shingles (herpes zoster) other more unusual blistering disorders.”