forse ho ascoltato troppi dischi di heavy metal

mi son detto, ma che c’entra il Papa con l’inaugurazione dell’anno accademico, preferirei che venisse uno con le palle, che abbia davvero qualcosa da ascoltare sentendosi qualcosa dentro che si muove, tipo Steve Jobs o Jenna Jameson, ma comunque mi è sembrata la solita polpetta mediaticopolitica avvelenata di cui poter fare a meno, lui nei suoi appartementi, io nel mio, tanto se vuol dire qualcosa i mezzi per impormene l’ascolto li trova sempre, però mi è successo che l’altra mattina cercavo al solito la frequenza del gr1 delle sette e mi sono trovato circondato dalla voce melliflua del dìggéi di radiomaria che monopolizza le frequenze effemme dall’ottantasette a centosei, non ci son seghe, una sì una no è lei, in un’alternanza continua di rosari e aguilera che non ti da’ tregua per cui spesso mi ritrovo con la mano sulla manopola della sintonia e la bocca aperta a sentire cose tipo questa (da www.silenzi.com): roba dell’altro mondo.

la sottile seduzione del vuoto

 

è qualche giorno che Steve Jobs ha presentato Macbook air.

Ne ho letto, ne ho parlato, ci ho pensato, ma non riesco a cedere alla sue seduzione. Lo vedo sottile e basta, mi fa pensare ad una cosa fragile, non al fidato laptop che porto con me tutti i giorni in borsa (più spesso di ben 7 mm), imprescindibile come le chiavi di casa o il blocco appunti. Lo pubblicizzano insieme ad una busta portadocumenti, e allora? Proprio non riesco a capire dove stia nascosta l’innovazione funzionale (l’estetica, da qui è una conseguenza diretta) con cui Apple mi ha stregato quindici anni fa, mi pare una cosa con cui non saprei cosa fare, tipo Windows, anni luce da me e da ciò con cui la mela riesce (quasi) sempre a sorprendermi.

zoismi_il caldo

tornati a casa, zoe sta togliendosi un costume di peluche da mucca:
“ufff, faceva un caldo polare…”

cose sparse

gr2, la mattina
il corrispondente dalla Santa Sede (splendida mescolanza di sacro e burocratico)
si chiama Cristiani

radio3, poco dopo
trasmissione su auto ed energie alternative
con uno che si chiama Inglesi ed il direttore di Quattroruote, Tedeschini

domenica scorsa, editoriale di Gianni Mura
che apre con “Amputato alzatevi” un pezzo su Pistorius,
il velocista che corre con le protesi

zoismi_ai spic 2

“aa, àaààààà, à-aaaaà a aa aaaaaà!”
“ma che dici, zoe?”
“parlo crancese

a rainy day in Genova

zoismi_ai spik inglisc

Jane sta rimproverando Aria, in inglese.
Aria urla: “Non ti capisco!!! Io quando mi rimproveri non ti capisco!!!”
E Zoe: “Io invece la capisco.”
“Non è vero, non la capisci: che mi ha detto, allora?”
“Guarda che io la capisco… ma non so cosa vuol dire.”

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