reale, virtuale?
Posted on settembre 27, 2008
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guardando le immagini delle prove in notturna del gran premio di formula 1 di Singapore veniva da chiedersi se fosse quella la realtà o un estratto da un videogame: immagini scintillanti dall’interno di bolidi che sfrecciavano fra megaarchtetture scintillanti e intrecci di sopraelevate trafficatissime.
Nei gran premi normali, quelli di giorno per intendersi, il fulcro è la striscia grigia d’asfalto, ma qua tutto si ribalta, non c’è respiro prospettiva, fuga: le traiettorie sono schiacciate fra i muretti ai lati e la striscia nera dell’oscurità , sopra. È il mix perfetto dell’inversione: il tracciato cittadino alla Montecarlo che sovverte qualsiasi pronostico e la notte come archetipo del mistero. Mi viene in mente un tracciato di gran Turismo 3 ambientato in una fantastica notte di Tokyo.
Straniante come la realtà si sia rimodellata sull’estetica e le visioni virtuali che da quella a loro volta avevano preso spunto per spostarsi molti passi più avanti. La location è perfetta, disegnata con lo scopo di sorprendere di per sé e l’atmosfera notturna garantisce un contrasto fortissimo fra luce e buio che alimenta l’atmosfera Playstation. La realtà sorpassa la fantasia che fino a ieri superava la realtà .
Per il gp aggiungerò una colonna sonora a base di System of a Down… che trip.
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