sbando di concorso (il poster per il Carnevale di Viareggio)

La Fondazione Carnevale di Viareggio ha indetto un concorso per la realizzazione del manifesto ufficiale del carnevale 2010 in cui si legge che
“L’opera prescelta diventerà di proprietà della Fondazione Carnevale di Viareggio e sarà pubblicata e riprodotta in tutti i modi e gli usi che riterrà più opportuno, l’autore per questo non potrà richiedere alcun compenso o eventuali diritti d’autore”,
ovvero, mandateci le vostre opere (formato 50×70 cm), una giuria di cui non si conosce la composizione emetterà il suo giudizio e la Fondazione Carnevale vi stringerà la mano e vi darà una virile pacca sulla spalla e la utilizzerà a costo zero su tutti i mezzi, dai poster alle cartoline, dal web alla tv.

Questo modo di operare non ha eguali in nessun concorso di design, architettura, grafica per eventi al livello del Carnevale di Viareggio ed è vergognoso che venga formulata una richiesta che sembra la ratifica del precariato:  vieni qua, lavora gratis e tante, anzi tantissime grazie. Sarebbe bastato un piccolo sforzo di gratificazione per rendere attraente questa sfida e, sopratutto, coprire lo sgradevole odore di presa di culo.

faccetta tosta

La Russa che tiene un discorso per il 25 aprile è credibile come Baggio contento di aver sbagliato il rigore dei mondiali USA.

par condicio

Pensavo che forse non voterò, ma comunque pensavo alla politica e alla propaganda che sta prendendo il via deturpando ancor più la faccia delle città, e pensavo all’antitesi fra il positive approach della comunicazione di Forza Italia (speranze, aspettative, promesse, miraggi, fuochi fatui), il negative approach, o meglio lo sforzo/speranza di cancellare ciò che non va, di quella del PD, l’horror approach della lega che evoca da sempre il fantasma dell’invasione, dagli zingari agli arabi, dai terroni agli ultracorpi ed il recentissimo “facciamo una campagna in bianco e nero con me sempre fotografato con un bambino che qualcuno ancora ci casca” approach di Casini. “Ogni asino raglia con la voce che ha” dice il grande Romano Billet.
Dopo il generatore di slogan dell’UDC da Paul the wine guy arriva il generatore di cartelloni del PD e di getto ho fatto questo qua. Provatelo.

diabolico

qualche settimana fa andando in studio vedo un cartellone 6×3 con l’immagine stilizzata di una colomba e la scritta “smettetela di litigare”, rallento e in calce vedo la firma, rassicurante, “Pier F. Casini”. Mi sono domandato per giorni e giorni che cosa volesse dirmi questo modello di integrità cattosociopolitica che è il Ferdi, forse alludeva ai miei rapporti con Jane o con le bimbe… Comunque, finché c’è lui a mettere le cose a posto sono tranquillo. Per giorni e giorni passo davanti a questo cartello vivendo una sensazione di sfiziosa voglia di vomitare.
Non contento il Casini ha rinnovato il messaggio in questi giorni mettendo sulla mia strada un nuovo, straordinario messaggio che ho fotografato e rielaborato dopo un lungo tormento creativo.

All’audace uso del lettering, un DIN bold tutto maiuscolo, a sottolineare la forza del personaggio che sa comunque essere umano e sensibile come sottolinea la presenza di un esemplare di cucciolo di essere umano sulle sue spalle e la maglia in cachemere, si accompagna il payoff, “L’estremo centro”, che sa attingere a piene mani dalla comicità di un Groucho Marx o di un Sedaris traghettando con dolcezza il fruitore attento verso l’ictus. Immagino che anche Cuffaro abbia dovuto fare i complimenti al Casini per la diabolica creatività.
Perché niente resti impunito è bene sapere che la campagna è del creativo Lorenzo Marini.

UPDATE: Paul the Wine Guy ha creato un generatore di cartelloni dell’UDC, provatelo immediatamente e aiutate questo partito dell’estremo centro a costruire un’identità presentabile per le prossime elezioni europee.

istantanee


questo asciugatore si trova nelle toilettes della Fondation Cartier, a Parigi, si chiama airblade, lo hanno pensato quei geni della Dyson e asciuga le mani in 10 secondi sparando una lama di aria fredda che da’ una sensazione indescrivibile, liquida (l’aria esce a 640 km/h!). Funziona, anche se lì per lì non mi sono capacitato di come abbia fatto. L’ho riprovato tre volte, poi gli ho aperto, a quello là fuori.


di lato alla basilica di Sant’Andrea, a Viareggio, c’è questa targa che garantisce un’indulgenza di 140 giorni a chi bacia devotamente la croce.

telemoto

si sta pensando alla realizzazione di 6500 puntate riparatrici del tg4

très beau(bourg)


il centro Pompidou, il Beaubourg, è solo un’altra fucina di stimoli che trovi a Parigi.
Di seguito alcune immagini della segnaletica luminosa che guida nei meandri di questa scatola sensoriale.
Si può discutere anche qua del fatto che il progetto di elementi di accompagnamento e guida non dovrebbe sovrapporsi all’oggetto stesso delle indicazioni, ma ai miei occhi tutto questo sfavillio di lampadine appare come un altro felicissimo episodio di comunicazione visiva che contribuisce all’efficienza di questa macchina culturale. D’altronde già a chilometri di distanza il centro stesso parla questa lingua di rifiuto della neutralità con il suo rifiuto di integrazione con l’intorno e la preesistenza (in una forma più felice di quell’obrobrio de les Halles), in termini di forma e uso del colore.





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