discariche a domicilio
sabato ho scritto all’ufficio del cittadino e in cc al Tirreno (che oggi ha pubblicato la lettera).
Salve,
mi chiamo Michele Boldi ed ho uno studio di comunicazione in via
Virgilio, nel tratto compreso fra via Menesini e via dei Pescatori.
Vorrei segnalarvi che questo tratto di strada, nella parte destinata a
parcheggio, sta inesorabilmente regredendo ad un luogo completamente
abbandonato a sé stesso e senza regole, fra camper fatiscenti
posteggiati da anni con relativi insediamenti residenziali, cassonetti
trasformati in discariche indifferenziate a cielo aperto (stamani due
materassi, mobilia e varie batterie di auto), sudicio sparso, fra la
strada e le aiuole senza cura e, caso di cui vi allego una foto, tre
autovetture allo stato di rottame ed uno scooter abbandonate da tempo
immemore sul lato est dell’area stessa.
Vi sarei grato se voleste intervenire per risolvere questi problemi.
In attesa di un vostro riscontro
cordiali saluti,
L’ufficio del cittadino stamani avvia il primo rimbalzone burocratico scrivendomi:
Buongiorno,
la Sua mail è stata inoltrata al Comando di Polizia Municipale e alla Sea competenti per materia
Distinti saluti
p. l’Ufficio del Cittadino
Vediamo come e semmai quando va a finire, nel frattempo almeno i materassi sono sempre là .
quei poveri figli
“Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori,
che di questa All Iberian non conoscevo neppure l’esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”
(Ansa, 23 novembre 1999, ore 15,17).
“Non conoscevo Mills, lo giuro sui miei cinque figli. Se fosse vero, mi ritirerei dalla vita politica, lascerei l’Italia”
(Il sole24ore.com; Ansa, 20 giugno 2008, ore 15,47).
pruriti vari
ah, la febbre suina
il suicidio
zoe ha una piccola infezione a un dito del piede e le sto facendo degli impacchi di Amuchina.
Mi fa: “a che serve?”
“è un liquido che uccide i microbi. Come sta il dito stamani?”
“Sto bene, sento che due microbi si sono già ammazzati”
dà ubts
io quand’ero piccolo al telegiornale sul nazionale vedevo sempre Ruggero Orlando, il corrispondente da New York che invece di chiamarla così la chiamava Nuova York e questa cosa mi confondeva, ora non ce la chiama più nessuno, sarebbe come dire “calcolatore elettronico” invece di computer, e poi mi spiegarono che era un usanza di inizio secolo quello di italianizzare i nomi propri e delle città straniere come Tommaso Alva Edison e appunto Nuova York e la cosa è rimasta lì, anzi si è estinta da sola visto che poi abbiamo anglicizzato l’impossibile, da scannerizzare a targhettizzare a brendizzare a smèsciare a à plodare a dà unlodare, per cui all’inizio non capivo come una città toscana potesse chiamarsi Leghorn, poi ho visto che era Livorno, ma continuo a non capacitarmi di come mai la città del Vernacoliere l’abbiano tradotta con “gambacorno” in inglese.
civetta
il carabiniere ai miei occhi è un modello di ordine, rettitudine e autoironia. Ora ancora di più.
ancora_un bando da bando
ad integrazione di quanto scritto sul quantomeno anomalo bando di concorso per il poster del Carnevale di Viareggio segnalo (grazie a Gabriele) un interessante articolo di Andrea Rauch sulla questione che appare su socialdesignzine (sito di AIAP, associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) da cui estraggo:
Di fronte a questo straordinario mix di ignoranza arrogante, si tende a rimanere senza fiato. Si chiede un lavoro ma non si intende pagarlo (ma che lavoro è?, si saranno chiesti gli organizzatori, si deve fare solo un disegnino!), quasi si trattasse di una causa sociale dove addensare solidarietà e non di una manifestazione cultural-turistica che richiama a Viareggio centinaia di migliaia di visitatori (paganti) e che muove vorticosi, e immaginiamo. pingui giri d’affari. Si è comunque certi che qualche povero gonzo abboccherà all’amo con il miraggio di un ‘incarico prestigioso’.
Teniamo le orecchie ben aperte per sapere chi abboccherà a quell’amo.