prima che mi dimentichi

qualcuno mi dica che fine hanno fatto, stanno facendo o faranno queste cose qua del duemilanove:
l’influenza A
il caso di Stefano Cucchi
alcune guerre in Africa
i poliziotti di quartiere (qua intorno non vediamo nemmeno quelli di città)
le ronde
le conseguenze della morte di Eluana Englaro
la strage di Viareggio (siamo a 32 vittime)
la RAI
le case dei terremotati in Abruzzo (intanto il ponte sullo stretto, vai)

In Abruzzo oggi (29 dicembre 2009) il totale degli terremotati assistiti secondo la Protezione Civile è di 30.212.

Il 37% (11.221) persone vive negli edifici del progetto C.A.S.E. voluto dal Governo.

Il 5% (1.425) risiede nei Map (le casette di legno per intendersi).

Il 58%, ovvero 17.566 persone, vive provvisoriamente in alberghi, caserme e sistemazioni temporanee.

(fonte) + video del confronto promesse/realtà

le pendenze (non quelle sessuali) del NMâ„¢ a cui consiglierei la lettura di “Crime” di Irvine Welsh.

Un premio speciale “Arroganza a prescindere” all’amministratore delegato delle FS, Mauro Moretti: ogni volta che l’ho visto in tivù è sempre stato alla bassezza della situazione.

chi non vultures l’ultimo dell’anno o è…

wish

probabilità vs. imprevisti

l’informazione distorta crea il terrore e leggendo i numeri si ha un’idea che il reale rischio nel volare e subire un attentato terroristico è statisticamente (ad oggi) 20 volte inferiore a quello di essere colpito da un fulmine (tipo l’omino del “Curioso caso di Benjamin Button” colpito sette volte dalle saette).

(via alberto conti’s blog)

delay

in questi giorni avverto con un certo ritardo gli stimoli che mi arrivano da là fuori, dev’essere un xmas bug, niente di che, conto di risincronizzarmi col nuovo anno, ma nel caso il sintomo perdurasse per favore avvertite il mio veterinario, il dott. Ercolini, il suo numero è sul mio collare.

come il QTVR, ma in movimento

una visione a 360°, liberamente navigabile, all’interno di un filmato: immagina gli sviluppi.

la freccia azzurra

sabato siamo andati a Seravezza con Aria, la Zoe e la Giulia a vedere “La freccia azzurra” di Enzo d’Alò che è un bellissimo film d’animazione sulla befana e che poi, con lui in carne e ossa che te lo racconta è ancora più suggestivo. La cosa assurda è che, diceva, che lo hanno acquistato gli americani che però, non potendo accettare la storia della Befana, che non fa parte della loro cultura, hanno riscritto la sceneggiatura del film facendola passare come la assistente del più digeribile Santa Claus. Mi viene da chiedermi come si possa vivere con questa impermeabilizzazione verso qualsiasi diversità, ma mi rispondo che forse è la gioventù che ti porta a non ascoltare, la nostra cultura ha migliaia di anni e la loro poco più di duecento, son ragazzi, lasciamoli fare.

[questo è un disegno del treno “Freccia Azzurra” fatto dalla Giulia]

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