c’è fede e Fede, mais moi je suis illuministe
Posted on agosto 12, 2009
Filed Under vitavissuta
il TAR del Lazio dice che l’insegnante di religione non può prendere parte agli scrutini. Francamente m’importa una sega, è la solita bombetta a orologeria per farci dimenticare che comunque il ponte sula stretto lo faranno, che in Abruzzo continueranno a fare camping e che a Viareggio non è colpa di nessuno.
Poi leggo la reazione dei vescovi ed ho un sussulto:
“I vescovi: la sentenza che esclude dagli scrutini i professori di religione “aumenta la diffidenza verso i magistrati”.
Così come la sentenza sul caso Mills le questioni di Fede non andrebbero discusse. E poi perché? Non vi han mica imposto di pagare l’ICI, vi scaldate tanto per dare un votino in pagella ai bimbi? Dai, vi rimane la scuola privata dove potete dare tutti i voti in tutte le materie, e poi, francamente lo spot dell’8 per mille non lo potete mica fare con il consiglio di classe, vien meglio coi poveri e gli affamati ripresi con un bel cross processing e in slow motion.
Bollandola come “Decisione vergognosa, bieco illuminismo”, la prossima volta che incontro un credente mi avvicinerò sorridendogli e sussurrandogli che è uno che vive di “infondate superstizioni e credenze esoteriche”, ma poi invece ci ripenserò, sì, perché sono un illuminista e al buio preferisco il lume della ragione.
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2 Responses to “c’è fede e Fede, mais moi je suis illuministe”
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Liberté, égalité, fraternité!!!!!!!!!!
minchia, sará che le vacanze ti stressano!
le ferie sono ferali, ma è l’Italia il mio problema