sull’incostante afflusso di sangue al cervello
Posted on agosto 3, 2009
Filed Under vitavissuta
che poi alla fine mi dico che è la fatica, ma invece è che quando ci resti male, ma male davvero, allora non capisci più niente, è come guardare l’orizzonte sul nel culo di una bottiglia, non è più dritto, è tutto distorto come in quel film con Johnny Depp e Las Vegas, ma son sicuro che a scrivere di getto tutto quel che mi sento dentro allora le cose cambiano o perlomeno si riassestano, il fatto è che io la vedo sempre così, puoi far tanto la vittima, ma lo fai per nascondere a te stesso l’abbaglio che hai preso, la caà ta colossale che hai fatto e poi hai pestato, indossi una sorta di occhialone da sole per la coscienza che però ti sta malissimo, anzi fa ridere, perché sembra quello col nasone e i baffi alla Groucho Marx che poi quegli occhiali lì non c’hanno nemmeno le lenti e allora il tuo bluff salta e tu resti nudo a coprirti le vergogne con quegli occhiali che fra sotto e sopra non sai che occhi guardare.
Io però ‘ste cose me le tengo per me, checcazzo, non te le vengo certo a dire.
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