tu chiamale se vuoi, emozioni

alla maturità feci un tema sull’energia in cui scrissi che costruire in Giappone centrali nucleari mi sembrava un’equazione sbagliata: ci sono i terremoti+centrale nucleare= grosso rischio. Mi ricordo che entrai all’orale e il presidente della commissione che era un professore di composizione architettonica della facoltà di architettura di Firenze, Domenico Taddei (e con cui di lì a poco tempo avrei sostenuto due esami, anzi, “altri” due esami) si ritagliò un quarto d’ora buono per attaccarmi su quella opinione che avevo espresso nel tema sostenendo che con le tecnologie attuali non c’erano praticamente rischi sismici per le centrali. E io lì a subirmi le argomentazioni del baffuto barone fiorentino.
In questi giorni tenendo le mani strette sui portafogli i doppiopetti del partito dell’uranio ripetono con una voce sola “Non bisogna lasciarsi trascinare dall’emotività”.
“Non bisogna lasciarsi trascinare dall’emotività”, come se le argomentazioni di decenni contro il nucleare fossero panzane dettate dall’istinto e non dal dato scientifico.
“Non bisogna lasciarsi trascinare dall’emotività”, e l’emotività di cui si riempiono la bocca gli strenui difensori di un investimento, quello italiano, sbagliato e fraudolento (vd. inchieste di report e Iacona) vuol dire proprio partire dal dato oggettivo per attivare l’emozione. Siccome quel dato è davanti ai nostri occhi posso anche permettermi di piangere, ma dirvi anche di fermarvi a pensare, voi che non avete emozioni. E a te, professore, a distanza di tanti anni e sull’onda dell’emotività vorrei dire quanto mi dispiace essermi preso la ragione.

the new lokobook_florence tattoo convention

è pronto, 130 pagine, qua. Dategli un’occhiata.

gipi

l’ho preso qua e le parole con cui lo descrive (son sei, non di più) son belle quanto il disegno.
Quest’uomo è un genio (gipi, dico).

da jo_reflussi

urge una disinfestazione grammaticale (che poi scritti in Times maiuscolo i refusi paiono anche più gravi)

lokolooking

in attesa della prossima tappa di sabato 5 marzo al rione Darsena del carnevale di Viareggio stiamo ultimando l’impaginazione delle facce del prossimo libro sul Florence Tattoo Contest fra pochi giorni disponibile su blurb.com.

da ofp_col tappo non entra altro

da Oleg Foppa Pedretti ricevo questo breve romanzo di formazione.

” Massimo, quando scopri che un cliente ti ha inculato, agitarsi non serve a niente se non a sentire più male al culo. Quando si scopre di avere il cazzo in culo, si devono stringere le chiappe e uscire di scena come gran signori”
Riccardo Cappelli, titolare Cosmografica (Pace all’anima sua)

“Massimo, quando si va per chiudere un ordine, si deve uscire con l’ordine firmato. Se ti viene detto che ti richiamano l’indomani, l’ordine è perso al 99%”
Filippo De Meo, direttore Scuola 2F

Lezione da condividere con gli amici e colleghi.
Quando vi siedete da un cliente con l’intento di chiudere un ordine e questo vi chiede l’ultimo prezzo che potete fargli, voi ditegli: “Ok. Io l’ultimo prezzo te lo do, ma esco da qui con l’ordine firmato.”
Se lui vi dice che deve sentire anche altri fornitori, voi rispondete sempre: “Bene, allora senti tutti i tuoi fornitori e poi mi chiami. Perché anche io devo sentire i miei fornitori, e in un mercato come questo, quello che vale alle 12, non è più valido alle 17”.
Detto questo uscite, rassicurandolo che siete certi che al momento opportuno lo acconterete. Ma solo al momento opportuno.
Come avrete capito, oggi sono stato inculato.
Ma anche un cazzo in culo può venir comodo se poi farà da tappo per non prenderne altri.

” Massimo, ricordati una cosa: il 99% dei clienti non capisce un cazzo. ”
Riccardo Cappelli

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