il panino

Posted on agosto 14, 2006 
Filed Under Senza Categoria

alle sette mi dice al cellulare di andare a prendere il pane, che domani è ferragosto. Parcheggio e vado a piedi dalla signora che ha un negozietto di alimentari semivuoto di acqua e pane ricavato in una bottega cubica di quattro metri di lato, con una vetrinetta che vorrebbe esaltare due torte che aspettano di essere consolate. Non mi ci abituo a quella visione. Ormai ci compro, a prezzi folli, solo generi di primo necessità tipo, appunto il pane, il latte e i pannispugna. Le chiedo se ha ancora del pane, di solito lo finisce e le rimangono della pezzature da fantascienza tipo delle trecce integrali o del casalingo anemico, ma stasera c’è ancora il brutto e mi sembra anche ben cotto. Preso dall’esaltazione mi sbraco e le chiedo anche quel panino laggiù che mi sembra in ottima forma, solitario in una cesta limitrofa alla cassa e ai detersivi. Mi incarta tutto, pago, saluto e vado a casa. Poso il cartoccio in cucina per togliermi le scarpe e fare una doccia.
Bello pulito e affamato apro il sacchetto del panino e sopra ci striscia un verme verde e marrone lungo mezzo dito.

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