Posted on marzo 2, 2007
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steso sul divano con un polpaccio addolorato bastonato da uno scontro in scooter mi sono bevuto due birre e una poesia di Erri de Luca letta da lui alla televisione. Era un sacco che non mi sentivo così rapito dalle parole di qualcuno.
Eccole, quelle parole.
Valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche’ dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord, qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Da Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, 2002
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2 Responses to “”
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Some advices: Montedidio: emozionante; anche Tu Mio; Non ora non qui (il meno bello tra i tre) e la raccolta In Alto a Sinistra. Tutti di De Luca, perciò straordinari. E ora buonanotte, è da due ore che chiacchiero con mia cugina da Milano e do i numeri!
Ps ma che ha il polpaccio? E tu come stai?
scontro scooteristico in via Coppino, centocinquanta chili di roba sul polpaccio. Ora tanto ghiaccio