coltivare l’indignazione [ogm free]
Posted on ottobre 20, 2003
Filed Under comunic_azione
inisco di mangiare, imbraccio Zoe e, in piedi di fronte al caminetto mediatico, mi accingo a guardare “report”. E qui commetto già un errore: di solito la visione del programma medio serale mi fa cadere, con la sua assenza di contenuti che attivino una qualsiasi minima attività intellettuale, inuna letargia immediata che si riverbera, ottimisticamente, sulla pargola. Con “report” non funziona: prima Marco Paolini, con la faccenda dei proiettili all’uranio impoverito e dei soldati “ossidati” dentro dal metallo, poi la puntata su Ilaria Alpi, non solo non mi hanno trasportato fra le braccia del sogno, ma hanno dato vita ad un incubo ad occhi aperti. Non è giusto guardare la televisione e trovarsi a pensare. Finora credevo che l’unica attività volontaria indotta dal tubo catodico potesse essere onanistica (letterine, letteronze, schedine, veline, soubrettinecome surrogato di giornalini porno) e non mi aspettavo certo che due mesi scarsi di trasmissioni potessero fornirmi l’unico motivo decente per pagare il canone.
Alla fine comunque io ero esausto e Zoe piangeva.
“report” ricomincia il 29 febbraio, ma io come lo colmo questo vuoto, picchiandomi con il cretino che butta la cartaccia dal finestrino della Golf o convincendo mia nonna che il nano di Arcore non le ha aumentato la pensione, anzi?
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