incipit
Posted on marzo 24, 2010
Filed Under vitavissuta
che sarebbe stata una giornata difficile me l’ha ricordato il fatto di essermi svegliato da solo dieci minuti prima della sveglia puntata alle sei e mezzo. Cookie al solito si infila con me nel microbagno, lui si siede sul bidet io accanto, e per una decina di pagine (tre, se leggi “Infinite Jest”) mi osserva emettendo un rumore di motore elettrico al minimo. Poi ho bisogno del bidet e lui si spenge.
Poi devo accendere le pupe.
Z parte al primo colpo, senza sussulti: le offri un cocktail di latte, nesquik, biscotto granulare e miele, lei lo ingurgita in trenta secondi ed è già pronta per fare delle associazioni mentali alla Timothy Leary.
A invece ha le candele sporche, l’impianto elettrico di una panda dell’84, il carburatore pieno di benzina e la batteria a terra. Dopo un quarto d’ora di insistenze apre un occhio da cui ogni mattina mi investe col raggio della morte, uno sguardo monco che recita immancabilmente “sei uno stronzo sadico, Erode al confronto era la Montessori, fammi dormire, che cosa t’ho fatto io di male, guarda che prima o poi me la paghi questa cosa qua della privazione del sonno che mi infliggi tutte le mattine”.
Sono le sette e dieci e la voce dei pensieri scuri con cui mi sono svegliato è attutita dalla preparazione di tre colazioni e definitivamente annichilita dalle parole in loop di Berlusconi al gierre che mi fanno archiviare la maggiorparte delle catastrofi personali e mondiali alla voce “mangimi per ovicoltura”.
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2 Responses to “incipit”
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ma che fai, ancora il grafico???
ti ripeto che sono pronto ad investire su di te (scrittore)
un abbraccio circolare
leo
mi sovraesponi