la foto di Samuele Bianchi

I Cavalieri dell’Ideale di MICHELE SERRA

[da Repubblica, il giornale comunista]

SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l’onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c’erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.

Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d’oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell’applauso ai Cavalieri dell’Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.

ha ragione stefano:

comunque si sapeva con questi numeri se ciampi c’ha la prostata infiammata e la montalcini la diarrea si va sotto e comunque andreotti l’ha fatta cacare al governo per conto dei vescovi

m’illumino di meno_lo sforzo di non sprecare

anche quest’anno una delle migliori trasmissioni radio, Caterpillar, lancia una delle migliori iniziative per la sensibilizzazione e “l’acculturamento” al tema del risparmio energetico.

M’ILLUMINO DI MENO 2007
Giornata Internazionale del Risparmio Energetico

Per il terzo anno consecutivo Caterpillar lancia per il 16 febbraio 2007 M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico, quest’anno diventata internazionale.


Dopo il successo delle passate edizioni Massimo Cirri e Filippo Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta.

L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio 2007 alle ore 18.

Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all’opinione pubblica come un altro utilizzo dell’energia sia possibile.

In particolare, moltissimi ristoranti organizzeranno cene a lume di candela, mentre le amministrazioni locali forniranno il colpo d’occhio più spettacolare all’iniziativa effettuando spegnimenti simbolici delle grandi piazze italiane e dei monumenti più importanti (negli anni scorsi ad esempio l’Arena di Verona, il Duomo di Milano, la Mole Antonelliana di Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, le piazze di Catania, Bari, Bologna, Palermo e tante altre).

Sul bottone Chi ha aderito qui a lato sono segnalate le iniziative più interessanti, come esempi che possono essere riprodotti da altri.

Nelle due precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato centinaia di migliaia di persone impegnate in una allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno si risparmiò, nella sola ora e mezza di durata della trasmissione, l’equivalente del consumo medio quotidiano di una regione come l’Umbria.

La campagna di M’illumino di meno inizierà il 15 gennaio e si protrarrà per un mese fino al 16 febbraio (anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto). Caterpillar racconterà giorno per giorno le iniziative più originali, la preparazione delle piazze e dei comuni in Italia e all’estero, le idee più innovative di chi propone soluzioni per abbattere il grafico dei consumi energetici.
Da cui, il decalogo.

Buone abitudini per il 16 febbraio (e anche dopo!)

1. spegnere le luci quando non servono

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni

10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

E ricordati di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili venerdì 16 febbraio alle ore 18!

da aleluna_sui camper

La scena: voi camminate in una strada squallida della Darsena di Viareggio, è notte, di fronte a voi la sagoma mastodontica e sgraziata di un camper e dalle tendine della finestra del soggiorno intravedete quattro teste di fronte al baluginio di un televisorino 16 pollici. Tristesse, tristesse, tristesse.
La gita in camper va bene fino a 25 anni. Poi diventa una cosa grottesca, militante e squallida: ingombrano, tolgono visuale e producono rifiuti e sono spesso abitati da ragionieri
Detto questo riporto (e mi associo) una lettera che Aleluna ha scritto a sindaco ed assessore del comune di Viareggio assieme ad alcune foto (la più bella è quella della “villetta2”).

Caro Signor Sindaco, Gentili Assessori ed Egregi Lor colleghi,
vi ringrazio per la calda e pronta risposta che, sono sicura, mi volevate inviare il prima possibile ma, per causa dei mille guai che accadono una settimana prima dello scoppio del cannone carnevalesco non siete riusciti nemmeno a concepire.
Mi auguro che questa settimana abbiate almeno 5 minuti di tempo per leggere la posta e rispondere a qualche letterina.
Sono spiacente di confermarvi che il mio ‘Piano B’ andrà avanti, finchè non vedrò la mia strada sgombra dai cassoni di plastica spargi rifiuti che sono i camper.
La situazione dello scorso fine settimana è quella illustrata nelle immagini che vi invio, risalenti a sabato mattina in cui la migrazione non s’era ancora del tutto conclusa. Comunque si può notare con una decina di camper schierati sia sul lato destro che sinistro della banchina come risaltino le bellezze dei cantieri viareggini, si…prorpio un’ottima cornice!
Mi appello al vostro buongusto, o almeno ci provo.

Gentile Assessore al Turismo, Sig. Franco Pulzone qui mi rivolgo a lei: oltre che essere di brutta rappresentanza, e di forte impatto ecologico il camper non porta via un po’ di sano turismo che la città richiederebbe? Ci pensi bene: questi vengono, mangiano, dormono e se ne stanno in quelle quattro mura (di plastica, acciaio e gomma) senza contribuire alla città nemmeno con un eurino piccino picciò, addirittura sporcano e inquinano inviolati, senza nessun disturbo! So che lei è una buona persona, ci pensi!
Grazie per la solita attenta lettura e le pronte risposte, che prima o poi mi invierete: ci conto!
Alessandra L.

Dear Mr. President: Send Even MORE Troops (and you go, too!) …from Michael Moore

soluzioni del problema Iraq: la parte più bella è quella in cui propone a 27 milioni di americani di ammazzare un iracheno a testa 

Dear Mr. President,

Thanks for your address to the nation. It’s good to know you still want to talk to us after how we behaved in November.

Listen, can I be frank? Sending in 20,000 more troops just ain’t gonna do the job. That will only bring the troop level back up to what it was last year. And we were losing the war last year! We’ve already had over a million troops serve some time in Iraq since 2003. Another few thousand is simply not enough to find those weapons of mass destruction! Er, I mean… bringing those responsible for 9/11 to justice! Um, scratch that. Try this — BRING DEMOCRACY TO THE MIDDLE EAST! YES!!!

You’ve got to show some courage, dude! You’ve got to win this one! C’mon, you got Saddam! You hung ‘im high! I loved watching the video of that — just like the old wild west! The bad guy wore black! The hangmen were as crazy as the hangee! Lynch mobs rule!!!

Look, I have to admit I feel very sorry for the predicament you’re in. As Ricky Bobby said, “If you’re not first, you’re last.” And you being humiliated in front of the whole world does NONE of us Americans any good.

Sir, listen to me. You have to send in MILLIONS of troops to Iraq, not thousands! The only way to lick this thing now is to flood Iraq with millions of us! I know that you’re out of combat-ready soldiers — so you have to look elsewhere! The only way you are going to beat a nation of 27 million — Iraq — is to send in at least 28 million! Here’s how it would work:

The first 27 million Americans go in and kill one Iraqi each. That will quickly take care of any insurgency. The other one million of us will stay and rebuild the country. Simple.

Now, I know you’re saying, where will I find 28 million Americans to go to Iraq? Here are some suggestions:

1. More than 62,000,000 Americans voted for you in the last election (the one that took place a year and half into a war we already knew we were losing). I am confident that at least a third of them would want to put their body where there vote was and sign up to volunteer. I know many of these people and, while we may disagree politically, I know that they don’t believe someone else should have to go and fight their fight for them — while they hide here in America.

2. Start a “Kill an Iraqi” Meet-Up group in cities across the country. I know this idea is so early-21st century, but I once went to a Lou Dobbs Meet-Up and, I swear, some of the best ideas happen after the third mojito. I’m sure you’ll get another five million or so enlistees from this effort.

3. Send over all members of the mainstream media. After all, they were your collaborators in bringing us this war — and many of them are already trained from having been “embedded!” If that doesn’t bring the total to 28 million, then draft all viewers of the FOX News channel.

Mr. Bush, do not give up! Now is not the time to pull your punch! Don’t be a weenie by sending in a few over-tired troops. Get your people behind you and YOU lead them in like a true commander in chief! Leave no conservative behind! Full speed ahead!

We promise to write. Go get ‘em W!

Yours,

Michael Moore

Peeping Tool

settimana di fuoco, la prossima.


Fra lavoro e passioni ci sarà da trasformarsi nella palla pazza che strumpallazza, ma siccome la passione brucia meglio del vil danaro la attizzo con piacere ricordando che a Firenze i due peggiori locali del centro Europa (per acustica, intendo) ospiteranno due band che troneggiano nella sezione più ascoltati del mio iTines: lunedi sera al MandelaForum i Tool e giovedi alla Flog i Peeping Tom di Mike Patton.

Trovate buone scuse per non esserci, la coscienza non scherza.

P.S. Very Special Guest per entrambe le serate OFP: state sicuri che da quelle note qualche parola salterà fuori.

30 anni di “Bar Sport”

“Al bar Sport non si mangia quasi mai.
C’è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica.
Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d’artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: “La meringa è un po’ sciupata, oggi. Sarà il caldo”. Oppure: “E’ ora di dar la polvere al krapfen”. Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacro. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si sparse la voce: “Hanno mangiato la Luisona!”.

Il 9 dicembre ‘Bar Sport’ di Stefano Benni compie trent’anni ed è un evento da festeggiare per come questo libro ha fotografato e codificato la fauna del bar.
Un gruppo di lettori ha lanciato il Luisona day (la Luisona è appunto la gigantesca brioche paleolitica condannata a un’esposizione perenne nella vetrinetta delle paste in una infinita attesa del suo consumatore). Organizzate la lettura di un libro in un bar, o altrove e comunicatela al sito di Benni. Il Luisona day, come ricorda Bepper Grillo, è il solo festival che non costa una lira ai contribuenti!
Per i particolari, www.stefanobenni.it

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