persone_Interview Project di David Lynch
domande che non sentiamo per innescare risposte che diventano autoritratti.
È online da qualche mese il “Interview Project” di David Lynch. Si tratta di una serie di interviste a gente comune (noi, non i personaggi che affollano la nostra estate) in giro per gli Stati Uniti, un nuova ogni tre giorni per un totale di 121, un anno.
Ognuno parla di sé, del suo mondo, dei suoi affetti ed ogni monologo è inserito in un montaggio asciutto. Sarà Lynch, ma, dalle tante facce, dalle storie più ordinary a quelle più drammatiche, mi è rimasto un senso di inquietudine come se dietro tutti quei volti e quelle parole si nascondesse sempre solo dolore e inquietudine, che poi a pensarci bene, la maggiorparte delle nostre parole nasce da un qualche tormento. Cavalcarlo, domarlo o farsi disarcionare dipende da noi.
NIN “ghost 4”
una visione personale di quello che sto ascoltando da mesi
da samuele_sostituzione
dal sito di samuele bianchi alcune polaroid
l’evoluzione della morale
Erano gli anni ’80 e King Diamond, cantante dei Mercyful Fate, cantava di suore e amplessi in “C.U.N.T.” e io che non avevo internet né buoni maestri di inglese ci ho messo un po’ a capire che lì si faceva dell’heavy metal veramente heavy, non solo a livello di decibel. Dopo una venticinquina d’anni nel suo articolo di oggi sul torneo di Rolan Garros Gianni Clerici riporta il titolo di una fantomatica testata, “Beauty Cunt” (forse doveva essere “beautiful” o forse doveva essere “auntie”, non so), di fatto rubando il mestiere alla maglia rosa Berlusconi che negli ultimi decenni aveva fatto gara a sé nella deformazione della morale.
[non sto a spiegare cosa significhi “cunt” in inglese, ma provate a pronunciare o scrivere quella parola in un paese anglofono e avrete la misura della sua irriproducibilità pubblica. Oh, non mi fraintendete, a me Clerici piace e questa storia me lo rende anche più simpatico perché mi ricorda Zavattini che andò nei primi anni ’70 in tivù a dire “cazzo”, son passaggi epocali]
dà ubts
io quand’ero piccolo al telegiornale sul nazionale vedevo sempre Ruggero Orlando, il corrispondente da New York che invece di chiamarla così la chiamava Nuova York e questa cosa mi confondeva, ora non ce la chiama più nessuno, sarebbe come dire “calcolatore elettronico” invece di computer, e poi mi spiegarono che era un usanza di inizio secolo quello di italianizzare i nomi propri e delle città straniere come Tommaso Alva Edison e appunto Nuova York e la cosa è rimasta lì, anzi si è estinta da sola visto che poi abbiamo anglicizzato l’impossibile, da scannerizzare a targhettizzare a brendizzare a smèsciare a à plodare a dà unlodare, per cui all’inizio non capivo come una città toscana potesse chiamarsi Leghorn, poi ho visto che era Livorno, ma continuo a non capacitarmi di come mai la città del Vernacoliere l’abbiano tradotta con “gambacorno” in inglese.
diabolico
qualche settimana fa andando in studio vedo un cartellone 6×3 con l’immagine stilizzata di una colomba e la scritta “smettetela di litigare”, rallento e in calce vedo la firma, rassicurante, “Pier F. Casini”. Mi sono domandato per giorni e giorni che cosa volesse dirmi questo modello di integrità cattosociopolitica che è il Ferdi, forse alludeva ai miei rapporti con Jane o con le bimbe… Comunque, finché c’è lui a mettere le cose a posto sono tranquillo. Per giorni e giorni passo davanti a questo cartello vivendo una sensazione di sfiziosa voglia di vomitare.
Non contento il Casini ha rinnovato il messaggio in questi giorni mettendo sulla mia strada un nuovo, straordinario messaggio che ho fotografato e rielaborato dopo un lungo tormento creativo.
All’audace uso del lettering, un DIN bold tutto maiuscolo, a sottolineare la forza del personaggio che sa comunque essere umano e sensibile come sottolinea la presenza di un esemplare di cucciolo di essere umano sulle sue spalle e la maglia in cachemere, si accompagna il payoff, “L’estremo centro”, che sa attingere a piene mani dalla comicità di un Groucho Marx o di un Sedaris traghettando con dolcezza il fruitore attento verso l’ictus. Immagino che anche Cuffaro abbia dovuto fare i complimenti al Casini per la diabolica creatività .
Perché niente resti impunito è bene sapere che la campagna è del creativo Lorenzo Marini.
UPDATE: Paul the Wine Guy ha creato un generatore di cartelloni dell’UDC, provatelo immediatamente e aiutate questo partito dell’estremo centro a costruire un’identità presentabile per le prossime elezioni europee.
gièrre del mattino
approvata la legge sugli ampliamenti di cubature delle residenze: finalmente il NM™ potrà aggiungere il sedicesimo bagno a villa Certosa
a proposito dell’arresto di Mario Chiesa una dichiarazione del colonnello dei carabinieri che ha rivelato:
“è stato in silenzio, un vero gentleman”
p.s. purtroppo nessuna delle due è un pesce d’aprile