Game over
in sala giochi si andava per giocare, mettevi dei soldi nella fessura e ti cimentavi con delle macchine che mettevano alla prova una qualche abilità: velocità, intuito, riflessi.
Ci son rientrato stasera, mi ci han portato Aria e Zoe. Ci sono solo delle proto-slotmachines, giochini colorati di varie razze, ma praticamente tutti legati alla sorte, propedeutici al fatto di sviluppare future dipendenze da videopoker e slotmachines. Ogni gioco è di fortuna, dura pochissimi secondi e alla fine ti regala delle strisce di cartoncini con dei punti che accumuli e poi, quando ne hai quantità assurde, puoi ritirare il tuo premio, che, se prima era una nuova partita insieme al record, spesso scritto su un cartoncino attaccato con lo scotch sul flipper con il tuo nome ed un punteggio astronomico che ti faceva assurgere a Cavaliere del Pinball Wizard e con una moneta gente come Darietto passava delle ore e poi regalava ai mortali che avevano testimoniato le sue prodezze decine di credits, adesso la gratifica non nasce dall’abilità, ma solo da culo e (tanto tanto) accumulo, metafora affilatissima di un’epoca in tilt.
lokolook > Dante’s affair alleycat race
lokolook > Dante’s Affair alleycat race from michbold on Vimeo.
happy 9irthday, Z
da paul_evento pro-indifferenza
shooting
essere in target
dopo l’allenamento siamo andati a mangiare una focaccina, è mezzanotte passata, usciamo e ci fermiamo a fare due chiacchiere mentre dall’altra parte della strada delle ragazze parlano con qualcuno all’interno di una Mini e a un certo punto urlano: “noi a quelli come voi non gliela diamo!”
Bravi Ali
è arrivata (volevo dire “ha visto la luce”, ma essendo notte mi pareva un controsenso) la terza A della famiglia degli Alini a cui auguriamo intanto un mucchio di bene e tanta pazienza col padre.